CHIANG MAI, 31 Marzo 2015

Chiang Mai riesce a stupire sempre, anche quando credi di aver già visto tutto. 

Questa mattina sono uscita con l’idea di andare a vedere qualche altro tempio, e appena fuori mi sono imbattuta nel corteo per la cerimonia dell’ingresso dei nuovi monaci nel tempio. 

Non sapevo nemmeno io cosa fosse, ho seguito la coda di gente, e mi sono trovata davanti ad un tempio bellissimo che non avevo mai visto. 
Davanti all’ingresso delle ragazzine Thai vestite con abiti tradizionali erano in sella a piccoli pony che sembravano danzare al tempo della musica della banda.

Ogni tanto lanciavano coriandoli o monetine e visto che tutte le persone, monaci compresi, si accalcavano per raccoglierne il più possibile, immagino che portino fortuna, denaro probabilmente. 

E poi pian piano i monaci più anziani hanno scortato i nuovi monaci vestiti di bianco all’interno delle mura del tempio. 

Erano così giovani, così piccoli, quasi dei bambini. Mi si è stretto il cuore all’idea della vita di rinunce alla quale si stanno apprestando. 
Qui in Thailandia le famiglie più povere con tanti figli, spesso mandano i più piccoli al tempio per farli diventare monaci, certo possono poi uscirne in qualunque momento, ma gli anni dei bambini? Quelli delle coccole, dei giochi spensierati? Quelli chi glieli ridarà? 

Noi spesso cresciamo con delle ferite da abbandono perché magari i nostri genitori ci lasciavano dai nonni, o all’asilo… e loro allora? Come cresceranno?? Piccole creature.

Sempre per caso mi imbatto nel funerale di un monaco molto anziano e venerato. I festeggiamenti durano giorni con tanto di bancarelle e spettacoli in piazza, e la sera del funerale e il giorno seguente, cerimonie nel tempio con cibo gratuito per tutti. 

Mi sono trovata nel tempio alla sera ed ero l’unica turista, è stato così emozionante. Mi sono sentita onorata perché ero sull’ingresso del giardino del tempio e mi hanno invitata ad entrare, ma dopo un po’ mi sono sentita di troppo, un'intrusa, nonostante i loro sorrisi e i loro inchini.

Il popolo thai è davvero enigmatico, sempre disponibile e pronto a sorridere, ma allo stesso tempo così propenso al business e ai soldi. 

I thailandesi non mostrano mai le loro emozioni in pubblico, quindi spesso mi chiedo quanto di vero ci sia dietro a quel sorriso… 
E' meglio qualcuno con un sorriso falso o qualcuno più sincero ma che ti urla in faccia? 
E' meglio una dura verità o una bella finzione? 
Spesso è strana questa sensazione di avere a che fare con una maschera, anzi, con tante maschere, di far parte di una recita… 

... ma poi mi chiedo, a casa, è davvero tanto diverso in fondo?


Per vedere tutte le foto di Chiang Mai clicca qui: ALBUM
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1 commento:

  1. puo' essere che in determinati momenti sia stata tu a regalare loro un sorriso da guida divina.......già la nostra infanzia e adolescenza......un po' uguale per tutti anche se a diverso modo....ferite, bei ricordi, rimpianti, nostalgie, sorrisi, tristezza, felicità.........le onde compresse dell'universo....ma tu sei la violinista dell'armonia ....quella che mette in ordine la fluttuazione delle emozioni......brava

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