Dopo Bangkok sono
arrivata a Chiang Mai, solito bus notturno, solita notte in bianco. Arrivo alle
7 di mattina e mi butto alla ricerca di un posto per dormire.
Ma cos’è successo alla
Chiang Mai che ricordavo?
Le guest house in cui dormivo in passato hanno raddoppiato i prezzi, che adesso, un po’ per l’aumento un po’ per il cambio sfavorevole della moneta, costano intorno ai 12-14 €uro, che non è tanto in generale, se non fosse che in passato sono riuscita anche a pagare 3 €uro a notte in una guest house con piscina.
Per fortuna trovo una
pensioncina molto economica e comoda, (D. N. House, 2 Soi 1 Ratchadamnoen Rd.
Tel. 053-213153) non è tra le migliori che ho visto, ma ha un bell’ingresso
fiorito e la stanza è freschissima, cosa da non sottovalutare con il caldo
assurdo che c’è già alle 8.00 di mattina.
Sono delusa. Non riconosco più il mio
paradiso.
Sembra un posto
modaiolo, con bar e ristoranti occidentali, anche questi “costosi”, con le
cameriere thai vestite da cameriere… cosa assolutamente mai vista in
Thailandia, di solito sono vestite come capita, alle volte sembrano quasi in
pigiama, alle volte lo sono veramente!
Mi sento persa, questo
è il luogo di cui mi sono innamorata la prima volta in cui sono stata in questo paese. E' il luogo che per me era davvero un paradiso, certo, con tutte le
contraddizioni dei paradisi “umani” e non divini, ma mi sentivo a casa, felice,
nel mio posto speciale.
Volevo spostarmi subito a Chiang Rai e tornare poi per restare alcuni giorni prima di partire, ma non me lo dice il cuore di lasciare la mia Chiang Mai con questa terribile sensazione, con questa delusione.
Volevo spostarmi subito a Chiang Rai e tornare poi per restare alcuni giorni prima di partire, ma non me lo dice il cuore di lasciare la mia Chiang Mai con questa terribile sensazione, con questa delusione.
…
E ho fatto bene, dopo
qualche ora di sonno vado a fare un giro per i templi… ed eccola di nuovo, la
rosa del nord come la città viene chiamata, riecco tutta la sua bellezza che
sembrava nascosta sotto strati di trucco.
Come quell’amica che conosci da
sempre, con la quale andavi a bere, a ballare, a divertirti e che improvvisamente
sembra aver fatto fortuna.
Arriva tutta imbellettata, ti guarda dall’alto in
basso come se non fossi quasi più degna di lei e non la riconosci più. Ma poi
basta una birra e un po’ di musica, ed eccola lì, di nuovo lei, di nuovo a far
casino insieme… certo parlando di templi magari l’immagine non calza… ma eccola
qui.
La mia amica.
Il mio paradiso.
È cambiato, ma è ancora il mio luogo speciale.
Il mio paradiso.
È cambiato, ma è ancora il mio luogo speciale.
Per chi ama i templi, o
l’immagine del Buddha, come me, Chiang Mai è il posto ideale, ne è
letteralmente invasa. In mezzo al nulla o a palazzi grigi, sporchi e
fatiscenti, compaiono queste perle di bellezza, piene di colori, intarsi, immagini dell’illuminato. In questa zona ce ne sono a decine, alcuni semplici,
alcuni più elaborati.
Oltre al tempio centrale, girovagando per il giardino, si trovano sempre altre costruzioni minori, piccoli altari, statue di Lord Buddha, come lo chiamano loro, giardini ormai lasciati incolti, oppure meravigliosamente curati. Ed è questa la parte che amo di più, quella dei segreti, della storia, di quell'immagine che non è perfetta per le fotografie.
Mi piace anche cercare di andare dietro all'altare principale all'interno dei templi. Spesso si trovano vecchi oggetti pieni di polvere, libretti di preghiere, offerte all'illuminato. Mi sembra quasi di poter respirare momenti persi nel tempo, come se venissi catapultata in qualche vecchia cerimonia e riuscissi a vederne le immagini...
... i monaci, il tempio al massimo del suo splendore, i mantra ripetuti in sottofondo.
... i monaci, il tempio al massimo del suo splendore, i mantra ripetuti in sottofondo.
E io mi sento così appagata, mi basta varcare l’ingresso del giardino,
ancora prima di entrare nel tempio di turno, per sentirmi quieta, in pace,
protetta, piena d’amore. Forse è per questo che Chiang Mai è un luogo così
magico per me.
Di questa mia decisione
di restare qualche giorno, ne è causa anche la voglia di vedere il Sunday
Market, il mercato che viene fatto ogni domenica.
Nella zona vicino al Tha Pae
gate (una delle porte delle antiche mura che circondavano la città) vengono
chiuse molte strade per allestire questo mercato meraviglioso.
Per me è uno dei
mercati più belli mai visti, forse il più bello in assoluto. È enorme, e bellissimo,
è vivo.
I colori delle stoffe delle
tribù del nord, il profumo dei cibi, le poltrone per i massaggi ai piedi, le
piccole orchestre di bambini che suonano in mezzo alla strada.
Le bancarelle
piene di luci. La musica Thai nell’aria. Anche i giardini dei templi vengono
riempiti di bancarelle e ristorantini improvvisati.
E’ incredibile come la
parte spirituale dei templi e quella più materiale della vita, sia così intensamente
mescolata, senza separazione. Lo spirito e il corpo, tutto un’unica cosa, come
sempre dovrebbe essere.
E per chi ricorda il “freeze”
che andava di moda in televisione qualche mese fa, qui ne hanno uno totale,
pazzesco.
Alle 18:00 viene suonato un inno al Re, e tutti immediatamente si
bloccano, sul posto, così com’erano.
Vi immaginate durante l'immenso sunday market, un’intera città, forse un’intera
nazione, di thailandesi e turisti, immobile per un minuto, come se fosse un
gioco? Eppure è la loro realtà.
La thailandia, nonostante sia molto cambiata,
nonostante stia sempre di più indossando una maschera occidentale, vive ancora
delle sue tradizioni, delle sue piccole cose, delle sue superstizioni, delle
sue immagini sacre, del suo passato al quale, in fondo, rimane profondamente
attaccata.
Si è valsa la pena
restare qualche giorno di più, per ritrovarmi di nuovo e finalmente a “Casa”.
Se vuoi vedere tutte le foto di Chiang Mai clicca qui: ALBUM
Leggi post successivo: CHIANG RAI, 25 Marzo 2015
Leggi post precedente: Bangkok 18 Marzo, Mercato galleggiante e tempio delle tigri
Se vuoi vedere tutte le foto di Chiang Mai clicca qui: ALBUM
Leggi post successivo: CHIANG RAI, 25 Marzo 2015
Leggi post precedente: Bangkok 18 Marzo, Mercato galleggiante e tempio delle tigri
Nessun commento:
Posta un commento